ottobre 25, 2008

L'Equipaggio Felice

ho trovato un' aereo di carta strada facendo di ritorno dal supermercato.

l'ho raccolto ma ho subito capito che non avrebbe volato, troppo peso in punta e ali non simmetriche. ne costruivo di impeccabili quando ero piccolo, ricordo due o tre modelli efficaci, tra cui uno con alettone molto complesso da costruire ma che dava molte soddisfazioni in volo.
memore dei miei fasti da aviatore un tentativo l'ho fatto lo stesso ma l'areoplanino si è prontamente schiantato a terra.

visto che sono una persona civile non l'ho lasciato li, ma ho cercato un cestino, che non ho trovato fino all'entrata della porta di casa.
sto per buttarlo nel cestone di vimini accanto alle buchette delle lettere assieme a depliant promozionali e varie quando mi dico "aspetta che guardo se dentro magari c'è scritto qualcosa, magari un messaggio d'amore..."
lo so, sono un inguaribile romantico.
quindi lo dispiego, e il messaggio compare.



bello no?
...sono così teneri.

ottobre 21, 2008

BaBaYaGa


il weekend scorso mi sono fatto un giretto con la cara Eleonora alla mostra "le immagini della fantasia" a Sarmede.
per Eleonora era la prima volta, io ci ero già stato alcune volte, è un appuntamento interessante, non troppo lontano dalla basemadre quindi una cosa abbastaza comoda anche se tutte le volte che ci sono andato ci sono sempre arrivato da strade diverse: come al solito mi guardo la mappa prima, me la dimentico strada facendo, mi fido del mio senso dell'orientamento e regolarmente mi perdo, pensando che "di qua si taglia".
il tema della mostra di quest'anno sono le fiabe delle regioni artiche, ospiti una bella vagonata di autori, alcuni di loro erano presenti, altri giovani della scuola internazionale di illustrazione esposti, c'erano editori e ammiratori...e pochissimi bambini.
ma si sa che questo tipo di arte non è per i bimbi, è per i grandi.
come al solito mi saturo in fretta, fortunato è chi mi casca all'occhio per primo a cui dedico lucida attenzione. poi mi ritrovo in mezzo a decine e decine di disegni tutti uguali, almeno con lo stesso concetto "si fa così un disegno figo per i bambini" che putroppo sembra che venga insegnato anche alla scuola di illustrazione, vista la maggiorparte dei risultati degli artisti esposti.vengo regolarmente vinto dalla monotonia, e ritorno a quelle poche illustrazioni che mi hanno colpito.
bellissime quelle di Gabriel Pacheco che raccontavano una storia di un'uomo d'acqua, ma sopratutto sono rimasto affascinato dalle illustrazioni di Emre Orhun tratte dal suo libro sulla leggenda di Babayaga.
sull'illustrazione che ho messo qui in cima ci ho perso gli occhi, in bianco e nero rendeva il doppio.
ed era dal vero, e rendeva il doppio del doppio.

il ritorno è stato molto più facile dell'andata, come sempre.
la mia compagna di viaggio si è presa un paio di cartoline, ma purtroppo di Orhun non ce n'erano.

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oggi io e il socio ci siamo persi per due ore in giro nella periferia di Bologna per arrivare dal tipografo. tutto è nato dal mio "di qua si taglia, fidati" e pimpato dal suo poco senso dell'orientamento, ancor più atrofizzato dal posto di passeggero.
siamo giunti dal tipografo e abbiamo ritirato la nostra bimba, bella bella.
chi viene a Lucca allo stand Selfcomics vedrà!

ottobre 12, 2008

Trovato. [già "il quaderno verde di cui sotto"]


...quello in cui ci scrivevo in bella tutte le scene e sequenze?
ecco. sparito.
ultimo avvistamento a Fumetti in TV, era con me nella tasca a rete della mia borsetta comicon.
poi il classico non pensarci e dare per scontato che sia sempre rimasto li fino a ieri mattina, che stavo partendo per Padova, per poi andare a Schio con Claudio e Manuel.

ieri mattina mi sono alzato con il mal di testa e la bocca secca, svegliato di soprassalto dal rumore del mio portatile che si fracassava a terra (ora ha un'angolo "rialzato") visto che la sera prima (non rispondevo un gran che delle mie azioni...) mi sono messo a guardare un film con il portatile sulle ginocchia, e non ricordo nemmeno che film, figurarsi la cura che avevo della povera macchina che stava su di me...
dopo il brusco risveglio condito di imprecazioni mi sistemo un po' e cerco il quaderno per portarlo in viaggio e appuntare un paio di cose nuove. e non salta fuori. mi comincio ad innervosire seriamente, come ogni volta che non trovo qualcosa all'ultimo minuto... e mi succede spessissimo.
ero in ritardo per il mio treno, quindi prendo l'autobus e arrivo in stazione e mentre corro nel sottopassaggio fino al binario, ad ogni mio passo rispondeva un eco come di monete che tintinnavano al suolo. ed era proprio così. tasca destra bucata. ok, tengo in pugno quello che avevo dentro, torno sui miei passi e mi sorprendo che tutte le monete siano ancora li, poi salgo le scale fino alla piattaforma, dove il mio treno non c'era più, le rotaie erano ancora calde.
pazienza, vado a farmi cambiare il biglietto regionale in uno intercity, nel frattempo sposto i miei averi nella tasca sinistra, ma pure quella si rivela bucata.
mentre aspetto l'altro treno e mi arrovello a pensare dove possa essersi cacciato il mio quadernino verde, mi accanisco contro i buchetti, fino a ritrovarmi completamente senza tasche.
per tutto il giorno le tasche della mia valigia e le tasche di Claudio mi hanno aiutato.
comunque l'ho trovato divertente, a parte gli spifferi.

il mio quadernetto non è saltato fuori nemmeno dopo un'attenta perquisizione della camera.
non so che pensare...
forse dovrei cominciare a pensare a quello che c'era scritto dentro.

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trovato! ho cercato in camera, in macchina, e poi ho sguinzagliato la segugia a casa dei miei. e la segugia trova sempre tutto. non so cosa farei senza di lei.

ottobre 04, 2008

Mano grigia, sfondo bianco. e il cerchio si chiude.


ieri pomeriggio abbiamo portato la nostra terzogenita a fare il suo percorso formativo in tipografia.
entro il mese l'avremo tra le mani, e a Lucca spero l'avrete tra le mani in molti.
ci sono come di consueto tutte le storie dell'anno e mezzo passato più qualche inedito e illustrazioni preparate ad hoc dai nostri gentilissimi e disponibilissimi autori.
è stata dura come le altre volte.
solo che questa volta è l'ultima.

a Novembre gli facciamo una bella festa.

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aggingo questa che è una delle tante illustrazioni inedite contenute nell'antologia.
rappresenta tutti gli Aleagio che compaiono nella trilogia del tempo.
con tanto di linea del tempo ispirata a quella che Doc scrive sulla lavagna nel film.

quello barbuto, l'Aleagio del 2025, non so perchè ma piace parecchio a chi l'ha visto.

L'ho detto e non l'ho fatto

L'ho detto e  non l'ho fatto. Ora vado a letto e dimentico tutto.