luglio 13, 2008

Quaderni.

ho scoperto una cosa l'altro giorno. ho aperto un baule che non uso da molti anni, dove tempo fa conservavo schizzi, tavole originali, progetti mai realizzati... e quaderni.
sfogliandoli ci ho trovato gli spunti di tutte le storie che ho fatto, dialoghi lunghissimi poi tagliati, sequenze, trattati di psicologia dei personaggi, roba da matti un sacco di pippe mentali.
mentre li sfogliavo ho sorriso.
ho scoperto che non ho mai cambiato il modo di creare una storia.
anche per quella che sto facendo adesso ci sono i quaderni.


quello arancione, il primo pieno di idee, bruttissimi schizzi, qualche bozza di storyboard, tanti tanti e tanti dialoghi. tutti a penna, la prima che mi trovavo sottomano, anche matite.
quello grigio piccolo, preso di quella dimensione solo per la sua tascabilità, pieno di riassuntini e punti della situazione, teorie sugli eventi a venire, paranoie e scenette. penne di tutti i tipi, solchi scurissimi.
entrambi sono stati iniziati da entrambi i lati, anzi anche al centro, o pagine intermedie. tutto un gran casino poveretti.
il blocco fabriano, piccolo ma corposo, dove trovano posto schizzetti dei personaggi, e tanti storyboard veramente illeggibili, ma sopratutto cose che non c'entrano niente con la storia a cui sto lavorando. una porcheria.
infine quello verde, piccolino, della moleskine, un regalo. che se ne è stato buono buono e pulito fino a qualche mese fa, quando ho cominciato a fare ordine. ecco, quello si può dire il quaderno della bella, quello che seguo poi per disegnare.
tutto ordinato, tutte le scene. e tutto a matita, perchè se sbaglio cancello. voglio tenerlo pulito.
purtroppo anche lui ha il doppio senso di lettura. ma comunque con un certo ordine.

me ne hanno regalato altri, negli anni. tutti bellissimi con carte preziose e copertine stampate a mano etc etc...
dai sono troppo belli per insozzarli con il disordine dei miei appunti.
credo che in futuro prenderanno il posto del verde.
per altre storie. ma ora è meglio che mi concentri su questa.

L'ho detto e non l'ho fatto

L'ho detto e  non l'ho fatto. Ora vado a letto e dimentico tutto.